Modello, testo e immagini a cura di Mirco Bagni
In memoria di Mario Bartoli. Questo modello era stato pubblicato originariamente sul suo sito.
Introduzione
Avevo comprato questo modello appena uscito con l’intenzione di montarlo il prima possibile. Ovviamente è finito sullo scaffale a far compagnia a decine di altri fino a che, questa estate, non mi è venuta la voglia di provare a costruire un modello in una settimana. Fra i modelli che avevo a disposizione questo mi è sembrato il candidato ideale data la semplicità del soggetto, la colorazione non troppo complicata e non ultimo il fatto che il nome Tamiya è di solito sinonimo di precisione di montaggio e ricchezza di dettagli.
Per cercare di riuscire nel mio intento ho deciso di utilizzare il sedile prodotto dalla Quickboost, di non dettagliare più di tanto il vano carrello e l’abitacolo, di riprodurre l’aereo con il vano motore chiuso (e magari montare in seguito il motore compreso nella scatola e molto bello presentandolo sull’apposito carrellino).
Il modello
Il modello Tamiya è davvero bello. La precisione degli incastri e delle varie parti è assoluta, la superficie è liscia e lucida, le pannellature incise molto finemente.
Le decals non sembrano male e comprendono, oltre alla strumentazione e le cinture di sicurezza, le svastiche (non sempre presenti in altri kit).
Unico neo la presenza dei segni degli estrattori, un po’ fastidiosa, anche se in posizione poco visibile una volta assemblati i pezzi.
Il soggetto
Delle 4 possibilità offerte dalle decals ho scelto il velivolo n°23 dello JG1 basato a Leck nel ’45 werk nummer 120230 che pare fosse il velivolo del colonnello Herbert Ihlefeld e che è stato trasportato e testato in America subito dopo la fine della guerra.
Il montaggio
Abitacolo – Il dettaglio è buono, ci sono le ordinate all’interno della fusoliera, i pannelli laterali sono separati e abbastanza ben dettagliati, il pannello strumenti è separato con gli strumenti il rilievo (non le lancette) e riprodotti anche in decal così da poter scegliere se verniciarli oppure usare l’adesivo. Il sedile (eiettabile…) è abbastanza ben riprodotto, le cinture di sicurezza sono riprodotte in decal. È possibile rimuovere il sedile una volta montato il modello grazie a due pin che si inseriscono in due apposite fessure nella paratia posteriore.
Ho verniciato l’interno in RLM 66 (Gunze H-416) poi ho effettuato un lavaggio con colore ad olio marrone molto scuro seguito da una passata di grigio chiaro Humbroll a pennello asciutto. I pannelli laterali in nero (Tamiya X-18), i vari dettagli sono stati colorati in rosso, giallo e blu seguendo foto e disegni del velivolo reale.
Ho aggiunto vari cavi e tubazioni assenti nel kit ma che, data l’ampiezza del cockpit, saranno visibili a modello finito e le cinghie sui pedali riprodotte con una strisciolina di nastro Tamiya.
Il collimatore è stato sostituito con uno che mi avanzava da un set Aires per il Me-109 G.
Il sedile eiettabile è stato sostituito con quello prodotto in resina dalla Quickboost che ha il grosso pregio di avere le cinture stampate e molto ben riprodotte ma a ben guardare presenta qualche inesattezza.
Vani carrello – Ho montato il vano carrello da scatola senza aggiungere alcunché dato che è dettagliato in modo sufficiente.
Sia il vano che le gambe del carrello, alle quali ho aggiunto i cavi e i tubi idraulici, sono state verniciate in RLM-02 (Tamiya XF-22). I cerchi delle ruote, a differenza di quanto indicato nelle istruzioni, sono state verniciate in nero semilucido (Tamiya X-18) invece che in RLM-02.
Fusoliera ali e piani di coda – Completati abitacolo e vani carrello ho chiuso la fusoliera utilizzando colla liquida Tamiya ed ho incollato la cofanatura del motore chiusa. Ho stuccato la giunzione con un filo di Super attack. Non ho unito le ali e il piano di coda alla fusoliera per poter verniciare il tutto più agevolmente, è possibile farlo poiché le giunzioni sono perfette e non necessitano di stuccature…grazie Tamiya!
Verniciatura
Ho spruzzato sulla fusoliera, sui piani di coda e sulla parte inferiore delle ali una mano di grigio RLM-76 (Gunze H-417). Successivamente ho steso il verde chiaro RLM-82 (Gunze H-422) ed il verde scuro RLM-83 (Gunze H-423) sulle zone opportune seguendo le indicazioni delle istruzioni. Non ho usato mascherature ma data la poca esperienza e forse l’uso scorretto dell’aerografo il risultato non è stato molto soddisfacente (sfumatura troppo grossolana). Ho rimediato creando una “mascheratura” con la plastilina (UHU tack) e spruzzando di nuovo il grigio.
Le zone interne dei pannelli sono state schiarite (molto leggermente) aggiungendo un po’ di bianco al colore di base.
La parte finale della gondola è nera (Tamiya X-18) e la parte finale del motore in metallo naturale (acciaio della Model master Metalizer) anche se in molte foto che ho visto era bianco…scegliete voi.
Ho verniciato la presa d’aria e l’ogiva del motore in alluminio (Model Master Metalizer), anche su questa ho qualche dubbio poiché su alcuni profili trovati su un paio di riviste è gialla. Dalle foto in B/N non sono riuscito a capire come fosse in realtà.
Il telaio del tettuccio è stato verniciato in grigio scuro RLM-66.
Dopo l’applicazione dello schema mimetico ho steso una mano di trasparente lucido (X-22 Tamiya) diluito con l’apposito diluente in proporzione di 3:2 (3 parti di diluente per 2 di vernice) per preparare la superficie per l’applicazione delle decal.
Decals
Ho applicato le decal seguendo le istruzioni e tenendo davanti un paio di foto del soggetto per evitare errori.
Le decal della scatola sono buone, un po’ spesse e opache ma aderiscono molto bene e non hanno dato problemi di silvering.
Ho sostituito soltanto le svastiche con quelle di un foglio della X-tra decals (molto fini e lucide) poiché dovevano aderire su una superficie non perfettamente piana.
Per favorire l’adesione ho utilizzato i liquidi per decal della Microscale (Micro-set e Micro-sol).
Successivamente ho sigillato il tutto con una ulteriore mano di vernice trasparente lucida alla quale è seguito un lavaggio per evidenziare le pannellature e altri dettagli con colore ad olio marrone scuro diluito con acqua ragia.
Finitura e ultimi dettagli
Dopo il lavaggio ho spruzzato una mano di trasparente semilucido della Humbroll diluito con il suo apposito diluente. Trovo questa vernice eccezionale, ha un’ottima finitura e si asciuga in fretta.
Ho riprodotto alcune sporcature nelle zone dei cannoni, dei fori di uscita dei bossoli, lungo alcune pannellature e in altre parti facilmente individuabili nelle foto con del nero opaco molto diluito, senza esagerare.
A questo punto ho potuto assemblare alla fusoliera le ali, il carrello i piani di coda ed il tettuccio. Per posizionare aperto quest’ultimo ho dovuto aggiungere alcuni “anelli” (6 in tutto) e l’asta che lo tiene in posizione riproducendoli con filo metallico di diametro opportuno proveniente dalle corde di una chitarra acustica.
Per ultimi ho aggiunto i dettagli più fragili: il tubo di pitot sul muso (che ho rifatto in metallo) e l’anello dell’antenna sul cofano motore (rifatto con una strisciolina di metallo piegata).
Conclusioni
Non sono riuscito nel mio intento di completare il modello in una settimana. Ne ho impiegate quattro, la prima lavorandoci diverse ore al giorno e le altre tre a ritmi molto più blandi (circa un’ora e mezza al giorno per quattro giorni alla settimana). Il kit Tamiya è davvero ottimo e con poco lavoro può essere migliorato per ottenere un risultato soddisfacente senza bisogno di spendere altri soldi per l’aftermarket. Volendo c’è comunque sempre spazio per il superdettaglio, a voi la scelta. La facilità di montaggio e la precisione di questo kit sono esemplari e la possibilità di montare il motore sull’aereo col vano aperto oppure su un apposito carrellino separato (opportunità che non ho sfruttato) è davvero lodevole!
Di seguito un po’ di foto del modello finito