Ecco il mio primo W.I.P (work in progress), già, anomalo modo di esordire per uno che costruisce principalmente aerei, direte voi… Ebbene si, sono un “pentatleta” costruisco un pò di tutto e in tutte le scale. Generalmente acquisto pochissime scatole di carri e la scelta viene fatta principalmente tenendo conto piu alla qualità della realizzazione che al soggetto. Costruisco carri per distrazione, per sperimentare nuove tecniche e generalmente non utilizzo accessori aftermarket per migliorare il carro (ecco perche compro kit in base alla qualità con cui sono realizzati piuttosto che puntare al soggetto)
Ho voluto iniziare con un Panzer III della Dragon semplicemente perche è uno dei migliori kit degli ultimi periodi, dettaglio strepitoso e massima fedeltà sono le sue caratteristiche principali.
Potete consultare alcune recensioni cliccando nei link qui sotto:
Durante la costruzione mi sono avvalso dello splendido lavoro di Rick Lawler nel forum di PlanetArmor che si può trovare qui.
L’obbiettivo finale è quello di realizzare un Panzer III con corazzatura aggiuntiva e dotato del cannone Kw.K 39 L/60 (a canna piu lunga) e ambientato nella battaglia di Stalingrado del 1942.
Treno di rotolamento
Seguendo le istruzioni (attenzione, ci sono degli errori nell’indicazione dei pezzi, guardate su PlanetArmor, seguendo il link che ho indicato, tutte le correzioni ai problemi) iniziamo il lavoro con la preparazione del treno di rotolamento. Il lavoro sarà tedioso, poco impegnativo e vi porterà via un bel pò di tempo. Un unica nota riguarda la correzione da fare alla scritta CONTINENTAU. Utilizzando un cutter con lama sottile e ben affilata sarà facile modificarla in Continental.
Scafo
Sopravvissuti alla massacrante fase di preparazione delle ruote, passiamo alla costruzione dello scafo. Anche qui,il lavoro sarà principale di ordinaria amministrazione. Nella mia costruzione ho cercato di curare bene la pulizia e la rifinitura dei pezzi, per non avere complicazioni in seguito. Il kit è ben realizzato e con piccole prove a secco si elimina quasi del tutto l’utilizzo dello stucco. La parte posteriore presenta qualche difficoltà in più, specialmente nella zona delle marmitte, principalmente dovuta all’alto numero dei pezzi che compongono questa sezione. Per finire piccola nota sui supporti dei parafanghi, ho preferito non incollarli per ora, aspettando di fare qualche test a secco con l’assemblaggio dei parafanghi allo scafo.
Se siete sopravvissuti fino a qui il risultato dovrebbe essere più o meno questo:
Cofano Motore
Ho per il momento saltato la fase di assemblaggio degli accessori e attrezzi vari sui parafanghi. Ho intenzione di aggiungere qualche piccolo dettaglio fotoinciso sostituendo i ganci e gli attacchi degli attrezzi che risultano poco realistici e non in scala. Tornando al nostro cofano motore, la realizzazione non richiede particolari destrezze, pulizia dei pezzi, ordine e allineamento del montaggio anche qui sono le parole chiavi. Ho preferito omettere per ora i supporti per i cavi di traino e i cavi stessi in quanto non ho ancora bene in mente come organizzerò questa zona. Se osservate le foto, generalmente i carristi utilizzavano questa parte del carro per stipare casse, taniche, scatole, teli, cingoli di scorta e quant’altro potesse essere utile nel campo di battaglia.
Cingoli
Due palle, esattamente…
Procedendo con metodo ho iniziato ad assemblare 5/6 maglie fra di loro per poi unire questi piccoli spezzoni fino a formare l’intero set di cingoli. Ho utilizzato pochissime gocce di colla Tamiya tappo verde per ottenere un incollaggio non rigido delle maglie in modo che il posizionamento finale non venisse compromesso. Ho preparato lo scafo unendo in maniera provvisoria tutte le ruote del treno di rotolamento (allo scopo si può usare maskol o Pattafix) e ho sagomato i cingoli sul loro percorso. Un paio di monetine disposte nella parte superiore dei cingoli ha creato l’effetto peso. Il risultato sarà più o meno questo:
Dopo aver lasciato i cingoli asciugare per una notte, possiamo rimuovere tutto il treno di rotolamento e metterlo da parte per le fasi di colorazione successive. Ora che i cingoli sono costruiti possiamo ripassare, sempre con la colla liquida, il fissaggio delle maglie per rendere le giunzioni più forti.
Nella prossima parte, vi farò vedere la realizzazione dei parafanghi e della parte superiore dello scafo. Bye for now! 🙂